Il 30 marzo si celebra la giornata mondiale dell’apiterapia e il suo fondatore, l’austriaco Philip Terc (1844-1917).
Sempre il 30 marzo, il dottor Stefan Stangaciu, figura di riferimento della moderna apiterapia, organizzerà, sulla sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/drstangaciu), una diretta con una serie di brevi lezioni “offerte da personalità di spicco nel campo dell’apiterapia”.
– Di seguito, un breve ritratto del dottor Terc e delle origini dell’apiterapia –
Philip Terc, padre dell’apiterapia
L’uso medicinale del veleno d’api risale all’antico Egitto ed è riportato nella storia dell’Europa e dell’Asia. Anche Ippocrate usava il veleno d’api per trattare i dolori articolari e l’artrite. Le proprietà curative del veleno d’api, di cui si narra beneficiarono anche Carlo Magno e Ivan il terribile, derivano in gran parte dall’osservazione empirica di come tra gli apicoltori l’incidenza di patologie reumatiche fosse ridotta rispetto al resto della popolazione.
Bisogna arrivare alla fine dell’800 per trovare moderni studi sugli del veleno d’api. Fu il medico austriaco Phillip Terc (1844-1917), riconosciuto come il “padre” dell’apiterapia (compresa l’apitoxiterapia, la terapia tramite il veleno d’api), che scrisse il trattato “Rapporto sulla connessione tra le punture delle api e le malattie reumatiche”. Pubblicò i suoi risultati nel 1888 in una rivista di Vienna, e da allora in tutta Europa centrale si diffuse la pratica e l’interesse per l’apipuntura. Philip Terc utilizzò l’apitoxiterapia in 25 anni di pratica per curare reumatismi e artriti.
Tuttavia, il passo fondamentale nella diffusione dell’impiego di veleno d’api a fini curativi si deve alla pubblicazione, nel 1935, del volume Bee Venom Therapy: Bee Venom; Nature and Effect on Arthritic and Rheumatoid Conditions a cura del medico statunitense di origine ungherese Bodog Felix Beck. Beck si fece carico di raccogliere l’esperienza dei colleghi di tutto il mondo e delle varie epoche e illustrò nel libro come il veleno d’api funzionasse nei casi di reumatismi, artrite, artrosi e dolori muscolari con le relative controindicazioni e con la necessità di effettuare dei test allergologici preventivi.
Oggi la pratica dell’apiterapia è diffusa nel mondo e ha un suo ruolo riconosciuto nell’affiancare la cura di numerose malattie e nel creare situazioni di benessere.
Fonti per le foto http://www.lfp.cuni.cz/FacultasNostra/2008/FacultasNostra68_69.pdf