Trattare le api con la luce-terapia può contrastare gli effetti dannosi dei pesticidi e migliorare i tassi di sopravvivenza delle api avvelenate, secondo un nuovo studio dell’UCL (University College London)
“I pesticidi neonicotinoidi sono una minaccia permanente per le popolazioni di api a livello mondiale, che svolgono un ruolo fondamentale in agricoltura,” dice il professor Glen Jeffery (UCL Institute of Ophthalmology), autore di ONE PLOS paper. “La mia squadra sta lavorando per sviluppare un piccolo dispositivo che possa essere montato in un arnia, ciò potrebbe essere una soluzione economica ad un problema con implicazioni molto diffuse.”
I pesticidi minano la funzione mitocondriale e compromettono la produzione di ATP, indispensabile per l’energia a livello cellulare. Ciò si traduce in mobilità ridotta tra le api esposte ai neonicotinoidi ed incapacità di nutrirsi, portandole fino alla morte.
I ricercatori hanno utilizzato 4 gruppi di api in alveari con più di 400 api in ogni colonia. Due gruppi sono stati esposti ad un neonicotinoide, l’Imidacloprid, per dieci giorni ed un gruppo è stato trattato anche con luce-terapia per lo stesso periodo: 15 minuti di luce infrarossa (a 670nm) per due volte al giorno.
La mobilità delle api trattate con il neonicotinoide, ma non trattati con luce-terapia, è diminuita rapidamente, compresi i livelli di ATP, ed il tasso di sopravvivenza è diminuito di conseguenza. Le api che sono state trattate con neonicotinoidi e contemporaneamente esposte alla luce-terapia avevano invece dei tassi di mobilità e sopravvivenza significativamente migliori, queste api hanno vissuto un tempo simile alle api non trattate. Un altro gruppo inoltre è stato esposto alla luce-terapia senza essere stato trattato con i neonicotinoidi ed il tasso di sopravvivenza di queste api è risultato migliore anche rispetto al gruppo di controllo. I ricercatori hanno inoltre riscontrato che questo tipo di luce non interferisce con il comportamento delle api.
“Trattamenti con luce di questa lunghezza d’onda hanno dimostrato, in altri studi, che riducono la degenerazione dei mitocondri derivante dai processi di invecchiamento. Questo tipo di trattamento può essere utile per prevenire la morte di colonie di api esposte a pesticidi, dice il prof. Jeffery.
La luce-terapia funziona meglio come misura preventiva ma i ricercatori hanno trovato che può anche essere utile come trattamento in risposta ad esposizioni accidentali a pesticidi iniziando il trattamento entro un paio di giorni dall’esposizione.
“Abbiamo scoperto che l’esposizione alla luce di questa frequenza sulle api colpite dai pesticidi ha permesso a queste di recuperare, con un aumento della funzione mitocondriale e visiva, di muoversi e nutrirsi di nuovo”, dice l’autore Dr Michael Powner (Università di Londra).
I ricercatori dell’UCL hanno studiato la terapia con luce con frequenze vicino agli infrarossi non solo per le api, ma anche per altri animali compresi gli esseri umani, in particolare per contrastare gli effetti dell’invecchiamento ed una serie di malattie neurologiche.
“Quando una cellula nervosa utilizza più energia rispetto ad altre cellule o subisce una perdita di energia, la luce-terapia può aiutare a migliorare la funzione mitocondriale. “E’ come ricaricare le batterie della cellula “, spiega il professor Jeffery.
Lo studio è stato finanziato dalla Biotechnology and Biological Sciences Research Council (BBSRC). www.ucl.ac.uk
Fonte: http://www.illumni.co/light-therapy-could-save-bees-from-deadly-pesticides/
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