Un elenco di domande frequenti sull’apiterapia basato su quello riportato dall’American Apitherapy Society (http://www.apitherapy.org)
1 – COS’È L’APITERAPIA ? Innanzitutto è una terapia che ci aiuta a rapportarci con le api in tutti i suoi aspetti: fisici , mentali e spirituali. Attraverso l’apprezzamento e la comprensione del mondo delle api possiamo usare in terapia tutti i loro prodotti: miele, polline, pappa reale , propoli , cera, veleno d’api
2 – COME e DOVE SI POSSONO AVERE DEI TRATTAMENTI DI APITERAPIA ? L’apiterapia è vecchia come l’apicoltura. Ippocrate ha scritto su questo argomento e se ne parla nei testi cinesi di 2000 anni fa.L’Apiterapia faceva parte della medicina tradizionale, oggi in parte si è persa questa conoscenza a livello medico, gli apicoltori hanno sempre utilizzato i prodotti dell’alveare per trattare lievi disturbi ed alcuni eseguono anche l’apipuntura. La puntura col veleno d’api è praticata diffusamente in molti paesi europei ed extraeuropei, in Italia stiamo riscoprendo solo ora questa antica pratica e l’Associazione Italiana Apiterapia sta organizzando corsi per formare apiterapeuti, seguendo quindi il sito dell’associazione (www.apiterapiaitalia.com) potrete rimanere informati sulle attività proposte. Sul sito dell’Associazione è possibile consultare a breve una pagina con i nominativi delle persone che hanno seguito i nostri corsi e che sono quindi in grado di fornire consulenza e informazioni corrette sulla materia. Un obiettivo dell’Associazione è quello di creare dei centri di apiterapia dislocati su tutto il territorio nazionale con un medico (Apiterapeuta) come referente ed un apicoltore come Operatore di Apiterapia
3 – I DISTURBI CHE POSSONO ESSERE TRATTATI SONO PRINCIPALMENTE QUELLI RELATIVI ALLE PRIME VIE RESPIRATORIE ED ALLE INFEZIONI? Sono numerosissime le patologie che possono essere affrontate con i prodotti dell’alveare dalle più banali ad alcune importanti, per esempio l’ipertrofia prostatica benigna con il polline fresco congelato, la sclerosi multipla e l’artrosi cronica con il veleno d’api, la gastrite da Helycobacter con la propoli fino all’uso del miele nella cura delle piaghe da decubito.
4 – PRINCIPALMENTE IN QUALI PATOLOGIE PUO’ ESSERE UTILE L’APITERAPIA? Gli archivi della American Apitherapy Society indicano che l’apiterapia può essere efficace nei seguenti casi :
Pelle: eczema, psoriasi , ulcere topiche , verruche
Infezioni : laringite, mastite
Virus: herpes simplex, verruche
Reumatologia: artrite reumatoide , osteoartrite, artrite reumatoide giovanile , artrite traumatica , spondilite anchilosante, artrite psoriasica , gomito del tennista , borsite
Cardiovascolare: ipertensione , aritmia , arteriosclerosi , varici
Polmonare : broncopneumopatia cronica ostruttiva, enfisema, asma
Sensi: perdita dell’udito, vista, glaucoma, diplopia, iriteOrtopedia: stimola la guarigione ossea .
Sistema nervoso: depressione.
5 – COME FUNZIONA IL VELENO D’APE? Molti insetti hanno pungiglioni velenosi, ma è il veleno d’ape che viene utilizzato per la maggior parte dei trattamenti in quanto risulta più tollerato.
Il veleno d’api ha i seguenti componenti attivi:
Melittina Responsabile della reazione dolorosa e del prurito. Ha un’azione battericida potenti e proprietà citotossiche. Provoca i sintomi dell’infiammazione attraverso il rilascio di istamina.
Stimola l’ipofisi a rilasciare ACTH (ormone adrenocorticotropo), che stimola le ghiandole surrenali a produrre il cortisone naturale, innesca nell’organismo il processo di autoguarigione.
Peptide 401 (Mast Cell Degranulating Peptide) Anche questo provoca liberazione di istamina scatenando i sintomi di infiammazione (gonfiore, prurito, arrossamento, calore). Incrementa la memoria recente nei ratti (test del labirinto). È 100 volte più potente come antinfiammatorio rispetto all’idrocortisone in prove effettuate su ratti con artrite (Nature, Nov. 1974).
Apamina A livello della membrana cellulare blocca i canali del Calcio, Potassio-dipendenti. Rafforza la trasmissione sinaptica a lungo termine. Accorcia la durata del potenziale d’azione di un nervo.
Ialuronidasi Dissolve l’acido ialuronico che collega le cellule, rendendo il tessuto più permeabile o lo spazio extracellulare. Questo facilita il trasporto delle sostanze curative e lo smaltimento delle sostanze tossiche dalla zona infiammata.
Dopamina È un neurotrasmettitore che aumenta l’attività motoria. E’ carente nei pazienti con morbo di Parkinson ed eccessivo nei pazienti psicotici trattati con farmaci neurolettici. La dopamina con la serotonina e altre catecolamine sono implicate nella genesi della depressione.
Adolapina Ha un effetto analgesico.
Cardiopep Un peptide in grado di far aumentare la forza del muscolo cardiaco e di normalizzarne il ritmo alterato.
6 – QUALI PROVE SONO STATE FATTE SUGLI ANIMALI TRATTATI CON VELENO D’APE?
Endocrine: aumenta la quantità di sperma nei tori U. Penn ( Dr. Alan Benton ) .
Sistema Nervoso : analgesico (modello piastra calda con i topi cinesi) .
Anti- cancro: aumento della sopravvivenza nei topi con linfoma. Responsabile un agente protettivo dalle radiazioni X (Shipman , pubblicato su Nature , 1974) .
Reumatologia : 100 volte più potente dell’idrocortisone in test su ratti con edema alle zampe. Il veleno d’api contrasta l’artrite indotta ( Weissman , G. ). Effetto antinfiammatorio superiore rispetto alla ciclofosfamide (Weissman )
7 – E’ DOLOROSA L’APIPUNTURA? E’ fastidiosa , ma non eccessivamente dolorosa.
8 – L’APE MUORE DOPO AVER PUNTO? Se viene fatta la puntura usando una particolare tecnica con una “retina” il pungiglione non si stacca e quindi l’ape non muore.
9 – QUALI SONO LE PROBABILITA’ DI AVERE UNA REAZIONE ALLERGICA? Il 95% della popolazione non è allergico alle punture delle api. Sono le vespe che di solito causano reazioni allergiche. E’ comunque opportuno eseguire un test allergico prima di sottoporsi all’apipuntura ed il protocollo indicato nei corsi di Apiterapia.
10 – QUANTO DURANO LE TERAPIE CON IL VELENO D’API? Nel caso della sclerosi multipla il veleno non è una cura, ma ferma l’avanzare della malattia.
In altre situazioni dipende dalla malattia, dalla persona e dalla gravità, si può andare da poche applicazioni a trattamenti di alcuni mesi.
11 – POSSO USARE FARMACI IN CONCOMITANZA AL VELENO D’API? E’ meglio non associare l’uso di farmaci alla terapia con veleno d’ape, perché possono esserci meccanismi d’azione diversi. E’ raccomandabile comunque eseguire sempre l’apipuntura sotto controllo medico soprattutto nella patologie più complesse.
12 – DI QUANTE PUNTURE NECESSITA UNA TERAPIA? Il numero può variare da 1 , 2 o 4 a 30 in alcuni casi fino a 40, a seconda della patologia e del paziente e delle sue caratteristiche
13 – SE UNA PERSONA NON E’ ALLERGICA SVILUPPA COMUNQUE DELLE REAZIONI? Ci può essere gonfiore, arrossamento, una leggera febbre, ma le manifestazioni allergiche che presentano sintomi più importanti quali: difficoltà respiratorie, spasmi alla laringe, orticaria sono molto rare.
AVVERTENZA: il veleno d’api, in misura maggiore rispetto agli altri prodotti delle api, può causare reazioni allergiche in alcune persone. Le informazioni del presente articolo sono solo per scopi divulgativi e non devono essere interpretate o utilizzate per l’auto-diagnosi o l’auto-trattamento, senza aver prima consultato un medico o un apiterapeuta qualificato. E’ fondamentale p
rima dell’uso del veleno d’api eseguire un test per testare un’eventuale allergia (IgE totali per Apis mellifera).
a cura di dr. Laura Cavalli (Associazione Italiana Apiterapia)
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