Su questo argomento si sentono varie teorie, abbiamo voluto approfondire la questione e possiamo dire che prima di tutto bisogna capire la differenza fra spore di botulino e botulino come batterio, inoltre che il termine bambini è troppo generico.
Da un comunicato dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana (http://www.izslt.it/botulismo ) apprendiamo che le spore del botulino possono ritrovarsi anche nel miele per contaminazione dell’ambiente esterno. Le spore del botulino in particolari condizioni possono svilupparsi nell’intestino dei lattanti e l’assunzione di queste può creare il botulismo infantile. Contrariamente al botulismo alimentare, che è dovuto all’ingestione di tossine botuliniche formatesi nella conserva alimentare, nel botulismo infantile si ingeriscono le spore. Tali spore, giunte nel tratto intestinale del lattante, anche se in rarissimi casi, possono trovare le condizioni ideali per svilupparsi. Durante le fasi di moltiplicazione microbica i ceppi di botulino producono le tossine che causano l’infezione. Quindi nel botulismo infantile le tossine sono prodotte in situ nell’intestino del lattante, dove per lattante si intendono i bambini di età inferiore ai 12 mesi. Si parla sempre di età inferiore ad un anno perché in questo periodo la flora intestinale è ancora immatura e potrebbe non essere in grado di contrastare naturalmente (come invece succede successivamente) lo sviluppo delle spore di botulino a cui quotidianamente siamo tutti esposti. (fonte: https://www.autosvezzamento.it/miele-rischio-botulismo-lattanti/ ).
Possiamo quindi concludere che per escludere qualunque rischio è bene non somministrare miele ai neonati e lattanti sotto l’anno di vita, dopo tale età non ci sono controindicazioni in quanto il sistema immunitario è in grado di difendersi dalle spore del botulino.
Dopo l’anno di età, per i bambini con un sistema immunitario normalmente sviluppato, il miele è un ottimo alimento, è perfettamente digerito, è una fonte di energia e contribuisce a mantenere efficiente le difese immunitarie … facendo sempre attenzione alla qualità nella certezza di conoscerne la provenienza e nella consapevolezza delle numerose adulterazioni purtroppo presenti sul mercato.
A cura dell’Associazione Italiana Apiterapia: presidente di dr. Aristide Colonna (medico chirurgo) e segretario dr.ssa Laura Cavalli (farmacista, operatore olistico trainer)
Leave A Comment