Secondo uno studio pubblicato a novembre 2021 dai Proceedings of the National Academy of Sciences (vedi fonte, Stuligross e Williams 2021), gli apoidei potrebbero aver bisogno di più generazioni per riprendersi dagli impatti negativi dell’esposizione ad alcuni pesticidi.
Scienziati dell’Università della California hanno studiato l’esposizione a imidacloprid*, insetticida sistemico dei cloronicotinici neonicotinoidi, da parte delle cosiddette api blu del frutteto, Osmia lignaria, insetto apoideo solitario allevato negli Stati Uniti e Canada per migliorare l’impollinazione. I ricercatori hanno scoperto che l’esposizione all’inizio del ciclo vitale dell’osmia potrebbe compromettere la riproduzione, così come anche l’esposizione durante l’età adulta.
Gli effetti sono stati particolarmente drammatici nelle osmie che hanno affrontato per due volte l’esposizione al pesticida: da giovani e da adulti; in questo caso la discendenza è stata del 44% inferiore se confrontata con le osmie che non sono mai state esposte all’insetticida.
Gli effetti negativi dei pesticidi che si “trascinano” da una generazione alla successiva sono una minaccia per la conservazione di questo efficiente impollinatore. La ricerca ha dimostrato che l’esposizione ai pesticidi da parte degli apoidei nelle aree agricole è additiva e che l’esposizione in più anni ha un effetto molto maggiore di una singola esposizione.
* L’uso all’aperto di imidacloprid, tiametoxam e clothianidin è stato vietato nel maggio 2018 nell’Unione Europea
FONTE
Clara Stuligross, Neal M. Williams, 2021. Past insecticide exposure reduces bee reproduction and population growth rate. Proceedings of the National Academy of Sciences 118 (48) e2109909118
https://www.pnas.org/content/118/48/e2109909118
Credit foto Osmia Lignaria – Scott Bauer, Wikimedia Commons