La depressione è una patologia da cui sono affette, al mondo, oltre 300 milioni di persone.L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara che nel 2020 la depressione sarà la più diffusa al mondo tra le malattie mentali e, in generale, la seconda malattia più diffusa dopo le patologie cardiovascolari.
Non è un caso che negli ultimi 3-4 anni si sia registrato un notevole aumento di casi di malattie mentali. L’intensità di queste malattie resta invariata, ma è il numero di persone colpite a preoccupare. I dati sono molto significativi: più della metà delle patologie mentali viene avvertita all’età di 14 anni e la metà delle nazioni mondiali hanno un solo psichiatra infantile per ogni 2 milioni circa di abitanti; i suicidi sono circa 800.000 all’anno e il tasso più alto di malattie mentali è concentrato nei paesi asiatici.
E’stato stimato anche un bilancio dei costi necessari al mantenimento e alle cure di una persona depressa, concentrando l’attenzione in primo luogo sul fatto che una persona depressa perde in produttività e difficilmente mantiene il posto di lavoro o trova un nuovo impiego. Secondo tali calcoli, in Inghilterra, ad esempio, gli effetti della depressione costerebbero circa 12 miliardi di sterline l’anno.
Solo negli Stati Uniti, il numero di persone con diagnosi di depressione aumenta del 20% ogni anno e si stima che la maggioranza di questi, circa l’80%, decide di non seguire un trattamento farmacologico.
Pur tuttavia, rimangono enormi i quantitativi di farmaci venduti (come il Prozac), mentre per coloro che vogliono evitare i farmaci, almeno fino ad oggi, le opzioni naturali efficaci sono state limitate.
Le recenti ricerche sulla propoli e il miele potrebbero, nondimeno, ampliare le possibilità di scelta.
La depressione, nonostante gli sforzi, porta ancora con sé uno stigma sociale e, se a questo si aggiungono i problemi associati agli effetti collaterali dei farmaci, ne consegue che molti pazienti ritengono che, i benefici dei farmaci antidepressivi non ne superano gli effetti negativi. In molti recenti studi, la propoli sta dimostrando di essere, quindi, un potenziale trattamento alternativo efficace e privo di effetti collaterali nel trattamento dei disturbi dell’umore.
Effetti della propoli sulla depressione: gli studi – Sono stati studiati gli effetti della crisina (un flavonoide che si trova nella propoli, nel miele e in varie piante) su topi sottoposti a stress cronico imprevisto ed è stato scoperto che la crisina produce risultati positivi pari a quello della fluoxetina, più comunemente nota come Prozac, Sarafem e altri.
Partendo da uno studio, pubblicato nel 2013, si erano già analizzati gli effetti che un estratto di propoli ha sulla funzione dell’ippocampo, l’area del cervello cui sono associati molti dei problemi legati alla depressione. Quello che questo studio aveva rivelato è che la propoli migliora la funzione dei recettori dei glucocorticoidi dei neuroni ippocampali, attività che spesso è diminuita nelle persone depresse. Infatti, i meccanismi terapeutici di molti antidepressivi contemporanei includono tale funzione.
A seguire altri interessanti studi sono stati pubblicati nel 2016 dal gruppo di ricerca del laboratorio di Valutazioni Farmacologiche e Tossicologiche Applicate alle Molecole Bioattive, presso l’Università Federale di Pampa in Brasile e hanno dimostrato che la crisina, in modo simile alla fluoxetina appunto, è in grado di promuovere l’attenuazione del comportamento simil-depressivo e della disfunzione ippocampale derivante dall’OB (la bulbectomia olfattiva indotta, che provoca alterazioni comportamentali e neurochimiche che riflettono i sintomi osservati in soggetti depressi) nei topi. Questi risultati hanno confermato che la crisina può essere utilizzata per il trattamento o integrare il trattamento della depressione e hanno mostrato che la crisina è efficace anche con 14 giorni di terapia in un modello di depressione agitata.
Lo stesso gruppo di ricerca, ha condotto anche uno studio sui i fattori neurochimici associati all’effetto antidepressivo della crisina, studiando il possibile coinvolgimento delle citochine pro-infiammatorie, della chinurenina (KP), del metabolismo della 5-idrossitriptamina (5-HT) e le attività delle caspasi nell’effetto della crisina nei topi esposti a UCS (stress cronico imprevedibile). Il trattamento orale con crisina (5 o 20 mg/kg, 28 ore), ha favorito anche l’attenuazione delle alterazioni causate dall’UCS e quindi ha indicato l’associazione della sintesi pro-infiammatoria delle citochine, del KP, del metabolismo 5-HT e delle attività delle caspasi con l’azione esercitata dalla crisina nei topi esposti a UCS.
In breve, la propoli sembra funzionare allo stesso modo degli antidepressivi.
CAPE è il composto magico nella propoli? – Nel 2014, lo stesso team di ricerca che aveva effettuato lo studio del 2013, si era così incuriosito sugli effetti benefici degli estratti di propoli, che aveva deciso di individuare quale componente, dei 200, era più probabilmente responsabile dei miglioramenti. Il team era consapevole che l’estere feniletilico dell’acido caffeico (CAPE) ha diversi effetti, non solo sul sistema nervoso centrale, ma anche sulla neurotossicità indotta dal glutammato e ha concluso che, combinato con gli effetti mostrati nel precedente studio, CAPE potrebbe mediare i sintomi depressivi. Anche se i marcatori biochimici misurati sono stati numerosi, la ricerca ha dimostrato che le loro ipotesi iniziali erano corrette e gli animali, in gruppi specifici cui è stato somministrato CAPE, hanno mostrato un miglioramento significativo nei sintomi fisici effettivi. Inoltre, hanno riferito che i risultati sono stati coerenti, a differenza dei gruppi di controllo trattati con la fluoxetina.
Le conclusioni raggiunte dal team suggeriscono fortemente che il CAPE può fornire un trattamento alternativo agli antidepressivi standard, non solo per i casi lievi, ma anche per quelli che soffrono di episodi di depressione maggiore.
La ricerca, al momento, è solo agli esordi, ma tutti i lavori su menzionati suggeriscono che la propoli può fornire sollievo a coloro che soffrono di diversi livelli di depressione, in misura almeno uguale a quella di molti antidepressivi tra i più popolari e senza effetti collaterali significativi.
Suggerimenti per migliorare il tono dell’umore Coloro che preferiscono utilizzare composti naturali per sostenere il tono dell’umore evitando gli effetti collaterali dei farmaci, possono quindi prendere in considerazione, dietro consiglio di un professionista, i seguenti integratori e cibi suggeriti col supporto della ricerca:
- Propoli
- Crisina
- 5-HTP
- Pappa Reale
- Acidi grassi Omega 3 dal pesce (assicurarsi che sia elevato il contenuto in EPA)
- Miele crudo, non filtrato, non pastorizzato
Fonti:
– http://www.bee-pollen-buzz.com/propolis-and-depression.html– http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/allarme-oms-nel-2020-la-depressione-sar%C3%A0-la-malattia-pi%C3%B9-diffusa
– http://www.healthline.com/health/depression/statistics-infographic– http://apitherapy.blogspot.it/2016/09/propolis-honey-component-has.html
– https://www.hindawi.com/journals/ecam/2013/217853/
– http://pubmedcentralcanada.ca/pmcc/articles/PMC4248557/– https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27818124– https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27609609
A cura di dr. Aristide Colonna, medico-chirurgo, presidente dell’Associazione Italiana Apiterapia e Deborah Vannicola, naturopata, consulente di apiterapia
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