Molto si è favoleggiato sui prodotti che impiegava Stradivari per costruire i suoi famosi violini. Si è parlato
abbondantemente della propoli come componente delle vernici protettive che preparava il maestro e del contributo di questo prodotto dell’alveare alle eccezionali tonalità degli strumenti che uscivano dalle sue mani.
Se è vero che la propoli era in uso tra i liutai dell’epoca non vi è, al momento, una dimostrazione certa di tale impiego da parte del grande Stradivari.
Qui di seguito l’articolo completo, pubblicato dalla nostra Associazione sulla rivista L’Apis.